13:00, pranzo al volo prima
di tornare a lavorare: panino al prosciutto. 20:00, aperitivo con gli amici:
tramezzini, patatine e affettati vari.
Non preoccupatevi, non siete
gli unici. Tra il 1990 e il 2010 il consumo mondiale annuale di carne è
aumentato da 180 a 286 milioni di tonnellate e con esso il consumo pro capite.
Perchè la carne è buona, perchè la carne è semplice da preparare.
Ma la carne fa male
all'ambiente.
37%: la percentuale di metano
emessa a causa degli allevamenti, soprattutto a causa della fermentazione della
cellulosa all'interno dello stomaco degli animali.

10.000: i litri l'acqua
necessari per produrre 1 kg di carne, contro i 500 per 1 kg di patate.
80%: la percentuale di
produzione di cereali che viene utilizzata come mangime per gli animali.
80%: la percentuale di
foresta dell'Amazzonia persa a causa della produzione di recinti.
1/5: la frazione di terre
emerse non coperte da ghiacci destinata all'allevamento, secondo la FAO.
157 milioni: le
tonnellate di cereali e proteine che
invece che contribuire a risolvere il problema della fame nel mondo vengono
usate per produrre solo 28 milioni di tonnellate di proteine animali, senza
contare il problema dell'estensione di terra utilizzata per la loro
coltivazione e dei pesticidi che vengono ingeriti dagli animali e
successivamente dall'uomo.
84%: la percentuale di
campioni di carne di pollo venduta in Italia risultata positiva ai test
eseguiti da Altroconsumo sulla presenza di antibiotici, di cui gli animali
vengono riempiti per velocizzarne la crescita e che insieme all'azoto e al
fosforo presenti nei mangimi inquinano le falde idriche attraverso gli
escrementi.
La carne fa male all'uomo.
35%: la percentuale di tumori
che il professor Veronesi stima causati dall'alimentazione, contro il 30% dal
fumo.
75%: la percentuale di
malattie che hanno colpito gli uomini negli ultimi 10 anni perchè trasmesse da
animali o da prodotti di origine animale secondo l'EFSA.
2: il numero massimo di
porzioni settimanali di carne che un adulto dovrebbe assumere secondo l'AIRC,
che sottolinea che il consumo di carni rosse è associato a un aumento del rischio
di tumori, mentre il consumo di legumi ha l'effetto opposto.
Se l'ambiente non è poi così
importante, se le malattie sono destino, la carne costa: il professor Stern
della London School of Economics stima attorno a 3 miliardi di sterline il
costo sopportato dagli Inglesi tra il 2009 e il 2015 per i provvedimenti presi
per rispondere ai danni del riscaldamento globale causato dei gas serra ai
Paesi in via di sviluppo.
E per finire, la carne può
essere sostituita. Senza perdere il piacere del cibo, aumentando la qualità.
Perchè la scelta di ognuno è importante. Secondo l'Istituto Nazionale di
Scienze dell'Allevamento del Giappone per ogni chilo di manzo che viene
mangiato viene emesso tanto diossido di carbonio quanto ne emette una vettura
media europea ogni 250 chilomentri e viene bruciata l'energia che terrebbe
accesa una lampadina da 100 watt per 20 giorni. Se ognuno di noi non cambierà
le proprie abitudini, ci penseranno i riceratori: per risolvere il problema
legato al consumo eccessivo di carne la loro (disperata) soluzione è crearla
sinteticamente in laboratorio. A noi la scelta.

Serena Moro
Per continuare a informarsi: 1)http://www.repubblica.it/salute/prevenzione/2011/03/02/news/tumori_alimentazione_peggio_del_fumo-13094322/