scritto da Maria Carolina de Vera
La tecnologia è un elemento chiave della nostra vita. Oramai, a meno che tu non sia un retrogrado per scelta, non puoi più farne a meno. Prova solo ad immaginare come ti sentiresti senza il tuo smartphone per un po’ di ore... magari più tranquillo e in pace all'inizio, ma sicuramente più disorientato e perso dopo.
Le applicazioni sono varie e presentano gradi di utilità ed interesse diversi.
Un ambito interessante è sicuramente quello accademico, soprattutto per chi come me ha una vita universitaria.
Ecco allora 4 tecnologie che potrebbero essere molto utili se diffuse all'interno degli atenei.

2) Sempre in tema di App, è di recente uscita SuperHub, quella che su sul Corriere della Sera è stata definita "la mappa ecologica che fa concorrenza a Google Maps". Una volta scaricata sul cellulare, basta inserire il punto di partenza e il punto di destinazione e lei ti dirà tutti i mezzi pubblici e privati law carbon che hai a disposizione per muoverti. Si parla anche di mobility sharing, mobility on demand e c'è la possibilità di acquistare biglietti integrati per più mezzi. Il numero dei servizi è atteso in aumento e le informazioni raccolte dall'applicazione sono trasmesse in forma anonima alle amministrazioni pubbliche che così sanno i flussi di traffico sulle strade. Un ottimo servizio per chi, soprattutto studente fuori sede, ha bisogno di sapere come spostarsi a Milano (questa applicazione è infatti attualmente disponibile solo qui, a Barcellona e ad Helsinki).
3) E' dall'Istituto Europeo di Design che proviene la terza novità di cui voglio parlare. Uno studente di design del prodotto ha di recente ideato e presentato alla Maker Faire di Roma la sua invenzione di nome "Eye's", una lampada a Led e a sensori ad infrarossi che, su una specie di braccetto, segue i movimenti di coloro che stanno lavorando nelle vicinanze. Si tratta ancora di un prototipo, ma i campi di applicazione potrebbero essere svariati e c'è già chi ha contattato il ragazzo e si è dimostrato interessato. Speriamo quindi che venga realizzata, visto che potrebbe semplificare la vita a chi, come architetti, disegnatori e progettisti ha bisogno di un'illuminazione mobile sul tavolo di lavoro.
4) Infine, come innovazione tecnologica che rappresenta una vera e propria rivoluzione (almeno nell'università che frequento, la Bocconi di Milano), vi ricordo i distributori dell'acqua. Grazie a loro, che prelevano l'acqua dalla rete di tubature dell'edificio e la filtrano ulteriormente, abbiamo stimato che nel nostro ateneo si potrebbero risparmiare quantità di plastica e denaro considerevoli. Teoricamente, con un utilizzo diffuso presso tutti gli studenti della Bocconi (12.000 studenti) , si risparmierebbero 1.806 mc di plastica.
L'immagine seguente riporta alcune proporzioni per dare un'idea.
L'attesa è quella di vedere portati avanti questi progetti nei prossimi anni, ricordandoci sempre quanto disse una volta Henry Ford: “C'è vero progresso solo quando i vantaggi di una nuova tecnologia diventano per tutti.”
Foto 1 di Michael Gil, https://www.flickr.com/photos/msvg/